Oggi 20 giugno 2017 ho avuto il piacere di guidare nel Campo di concentramento e centro di sterminio di Auschwitz-Birkenau la Nazionale under 21 italiana di calcio. Li ho accompagnati e abbiamo condiviso piu’ di due ore nel piu’ grande cimitero del mondo, cimitero particolare in quanto senza tombe. Una bella esperienza con ragazzi giovani e molto interessati. Non e’ stata una visita “dovuta” o di “facciata”, in loro ho visto il desiderio di capire il perche’ l’uomo e riuscito ha fare questo ad altri uomini, la voglia di farsi accompagnare nell’orrore umano lasciandosi andare alle emozioni da trasformare poi in voglia di conoscenza. Nei loro occhi e nelle loro espressioni ho rivisto i tanti ragazzi che ogni giorno guido in questo luogo.
Indipendentemente da dove provieni, chi sei e cosa fai nella vita, il Campo di Auschwitz e la sua tragica storia ti portano allo stesso livello emozionale…
La domanda e’ sempre la stessa:”Come e’ potuto accadere?”.
Ryszard Machulik e’ uno dei 46 bambini sopravvissuti e nati nel Campo di concentramento e centro di sterminio di Auschwitz-Birkenau. Grazie ad un decreto che aveva stabilito un trattamento diverso per le donne in stato di gravidanza (non ebree) e per i bambini che nascevano nel Campo (Prima tutte le donne in stato di gravidanza o venivano fatte abortire a qualsiasi mese oppure uccise, i bambini se nascevano immediatamente uccisi), il 21 luglio 1944 la signora Bronislawa Winnicka, internata ad Auschwitz con il numero 75306 tatuato sull’avambraccio sinistro, diede alla luce il figlio che chiamera’ Ryszard. Verra’ registrato nel Campo e tatutato sulla coscia con il numero 189678. Soffre immediatamente a causa delle condizioni difficili. Sua madre doveva comunque continuare a lavorare e lasciare il bambino solo nella baracca (nascondendolo) e con il terrore che venisse preso e ucciso dalle SS. Insegno’ al bambino a piangere in silenzio in quanto era proibito fare rumore e rischiava di essere ucciso. Trovo’ comunque un aiuto in alcune compagne ed in particolare l’ostetrica Stanislawa Leszczynska prigioniera che riuscira’ a trovarle un lavoro presso l’ospedale del Campo dove avra’ l’opportunita’ di stare insieme e curare Ryszard.
Nel gennaio 1945 non vennero inseriti nelle marce della morte verso i campi in Germania. Avendo le SS abbandonato il Campo, Bronislawa e altre madri uscirono dal Campo venendo aiutate da alcuni abitanti.
I genitori avranno altri 5 figli ma nati in altre condizioni diverse da quelle di Ryszard. Lavorera’ presso una delle miniere di carbone della Slesia. Oggi in pensione, Ryszard Machulik e’ uno dei piu’ giovani sopravvissuti al Campo, partecipa a conferenze e porta avanti la sua testimonianza ereditata dalla sua mamma.
Ho conosciuto e incontrato Ryszard diverse volte, siamo sempre in contatto ed e’ sempre commovente ed interessante sentirlo raccontare la sua storia. Ryszard che ancora oggi usa per indicare sua madre il termine „mamuś” (mammina).
Ryszard Machulik foto http://zapomniany.rybnik.pl
La breve storia dei suoi genitori.
MACHULIK Bronislawa Winnicka (Madre Ryszard)
Nata il 18/12/1921 a Pakoszówce, zona di Sanok. Dopo lo scoppio della seconda guerra mondiale nel 1939 riceve l’ordine per il lavoro forzato a Bemish Leipa (ora Repubblica Ceca) dove lavora presso una famiglia proprietaria di una grande azienda agricola. E’ qui che conosce un ragazzo della Slesia forzatamente incorporato nell’esercito tedesco (futuro marito). Dopo diversi incontri, il ragazzo le confida la sua volonta’ di disertare dall’esercito. Bronislawa approva la scelta e lo aiuta nella fuga. La situazione della coppia cambia quando qualcuno segnala i ragazzi. Vengono arrestati e Bronislawa dalla prigione di Dresda internata ad Auschwitz il 12 febbraio 1944. Il grande freddo, la fame il duro lavoro fanno ammalare Bronislawa che viene inviata all’ospedale del Campo dove scoprira’ di essere incinta. Dopo le cure tornata nel blocco verra’ impiegata nelle pulizie all’interno del blocco stesso. Grazie a questo ed anche grazie ad un decreto che aveva stabilito un trattamento diverso per le donne in stato di gravidanza (non ebree) e per i bambini che nascevano nel campo, il 21/07/1944 da alla luce il figlio che chiamera’ Ryszard.
Alojzy Machulik (padre di Ryszard)
Nato il 27 giugno 1919 a Jankowice vicino Rybnik. Dopo aver terminato la scuola primaria rimane senza lavoro fino ai 20 anni d’eta’. Il 25 novembre 1939 viene inviato dal Arbeitsamt per lavori forzati in Germania. Lavora in una miniera di carbone. Il 18 aprile 1943 viene arruolato nell’esercito tedesco (Werhmacht) in una unità di stanza in Bemish Leipa (ora Repubblica Ceca). Diserta dall’esercito e per qualche tempo vive in clandestinità grazie all’aiuto di Bronisława Winnicka (sua futura moglie), una delle tante ragazze inviate in Germania come lavoratori-schiavi polacchi. Viene arrestato dalla Gestapo insieme a Bronisława (arrestata per averlo aiutato) dove per diserzione dall’esercito il 22 novembre 1943 viene condannato dal tribunale speciale alla pena di morte. La sentenza doveva essere per impiccagione in pubblico a Jankowice. Facendo comunque parte della Werhmacht come soldato viene trasferito in una prigione a Dresda, dove una corte marziale militare lo condanna a tre mesi di lavori forzati presso la prigione di Meiszen vicino al fiume Elba. Dopo tre mesi, viene inviato presso un unità militare in Grecia, poi in Albania, Bulgaria e Jugoslavia dove rimane fino alla fine della guerra. Dopo un mese di permanenza in un campo per i soldati tedeschi fugge in Italia e entra a far parte dell’esercito del generale Anders. Torna a Jankowice il 12 giugno 1945 e dal gennaio 1946 lavora come minatore. Naturalmente, dopo la guerra, sia lui che Bronislawa cercano di rientrare in contatto.
Si sposeranno il 03 marzo 1946. Vivranno insieme per sempre.
Ogni giorno accompagnando gruppi nel Campo di concentramento e centro di sterminio di Auschwitz-Birkenau, entrando nel blocco nr. 5 ad Auschwitz I “la prova del crime” nella seconda sala si possono vedere alcune valigie dei deportati. In quelle valigie avevano tutto il necessario per la loro nuova vita. Dovevano ritrovarle sulla rampa del treno e quindi come anche noi facciamo le segnavano con il nome e cognome. In alcune si puo’ leggere anche la data di nascita.
E’ il caso della valigia di HEINZ WITTKOWSKI nato il 18/06/1930 “weisenkind” e cioe’ “orfano” deportato ad Auschwitz quando aveva tra i 12 e i 14 anni.
Oggi e’ il suo compleanno avrebbe compiuto 87 anni.
Auguri di buon compleanno HEINZ WITTKOWSKI ovunque tu sei.
Rivedro’ la tua valigia domani nella mia prossima visita…..
Contento, proprio contento
sono stato molte volte nella vita
ma più di tutte quando
mi hanno liberato in Germania
che mi sono messo a guardare una farfalla
senza la voglia di mangiarla.
Poesia di Tonino Guerra (deportato in un Campo di concentramento in Germania)
Questa data è considerata l’inizio del funzionamento del Campo di concentramento e centro di sterminio nazista tedesco di Auschwitz-Birkenau.
Il 14 giugno 1940, dalla prigione di Tarnow vengono internati nel Campo di concentramento di Auschwitz 728 prigionieri politici polacchi assegnati al Campo dal comando della Sipo e del SD di Cracovia. I detenuti ricevono i numeri dal 31 al 758 e sono alloggiati per il periodo di quarantena nell’edificio dell’ex Monopolio polacco dei Tabacchi, che e’ situato nelle vicinanze della banchina ferroviaria e separato dai restanti edifici con il filo spinato. In questo trasporto vi sono molti uomini giovani, sani, abili al servizio militare, arrestati al confine polacco meridionale mentre cercavano di varcarlo per raggiungere in Francia l’Armata polacca da poco formatasi. Tra loro anche esponenti politici, dell’intellighenzia polacca, sacerdoti ed ebrei, arrestati nella primavera del 1940 nell’ambito dell’Aktion A-B ordinata dal governatore generale Hans Frank.
Il Museo Statale di Auschwitz ha pubblicato in Google arts&culture una nuova mostra on-line „14 june 1940”