
„La parte peggiore , era la solitudine all’interno di questa massa umana . I volti cambiavano molto velocemente; le persone morivano ogni giorno . Era impossibile ricordare e riconoscere chiunque .”
Jakób Wolman.
Deportato ad Auschwitz con un trasporto di Ebrei dalla Slovacchia il 29 aprile 1942 gli fu assegnato il numero di registrazione 33611. Fu impiegato presso l’ospedale del Campo di Auschwitz I. Nel mese di gennaio del 1945 rimase nel Campo e a liberazione avvenuta si fermo’ occupandosi dei prigionieri malati.